Trattare i capelli tramite l’aiuto dell’ayurveda? Ti insegno come!
Hai sempre i capelli secchi, porosi, spesso e volentieri ne ritrovi un mucchietto sulla spazzola, non restano mai in piega, hai veramente provato di tutto….allora questo e’ il momento di passare ad un aiutino un po’ piu’ erudito che arriva direttamente dall’India e dalla sapienza ayurvedica.
Cosa sono i capelli in ayurveda?
Dovete sapere che i capelli in ayurveda sono considerati degli scarti metabolici di asthi dhatu (tessuto osseo). E’ un pochino complicato da spiegare, ma cerchero’ di farvi capire velocemente.?
Il cibo ingerito secondo la disciplina ayurvedica va a nutrire tutti i tessuti del corpo che sono forniti a loro volta di tanti agni (fuochi digestivi). Ogni tessuto si forma e si nutre in una esatta successione e ad ogni “digestione tissutale” abbiamo degli scarti che si accumulano del corpo.
Questi scarti sono detti MALA. Effettivamente i mala non sono tossine, ma sostanze che passando attraverso il nostro corpo possono essere ancora utili per formare per esempio: capelli, unghie, follicoli, peli ecc…ecc…
Basta se no vi addormentate lo so……passiamo alle cure che tanto vi interessano!?

Kesha (i capelli): come curarli con l’ayurveda. VATA.
Quando il dosha vata tende ad alzarsi i vostri capelli sono i primi a risentirne. Vata e’ aria ed etere, come avevamo detto in precedenza.
Piu’ voi siete stressati, ansiosi, indecisi, timorosi, irrequieti, dormite poco, sognate molto, ecc..ecc…e piu’ la vostra pelle diventa secca, dimagrite con facilita’, vi sentite spossati, in continuo up and down ed i vostri capelli sono altrettanto stressati, secchi, porosi e spesso cadono.
Come puo’ l’ayurveda intervenire per curare i capelli di vata?
Potreste innanzitutto fare degli impacchi con olio di sesamo, lino o mandorle. 1 volta a settimana per circa 30 minuti. Cospargete abbondantemente tutta la testa di olio e volendo potete avvolgervi (non tutte, ma solo la testa ?) nella pellicola trasparente.
Potreste anche usare la Falsa Margherita (in sanscrito Bhringaraja – nome botanico Eclipta alba) che ha tantissime proprieta’, ma in particolare sui capelli agisce su morbidezza, precoce ingrigimento, rimpolpa, elimina anche i problemi della cute.
La trovate come una polverina grigio-verdina in commercio. Unitela a dell’acqua tiepida e, se volete, dell’olio di cocco (solo in estate) o di mandorle. Tempo di posa circa 45 min.
Oppure per contrastare la perdita potreste fare la stessa maschera ma con dell’Emblica officinalis (in sanscrito Amlaki) o dei fiori di ibisco.
Kesha (i capelli): come curarli con l’ayurveda. PITTA.
Pitta al contrario di vata ha dei capelli soffici e tendenzialmente oleosi, soprattutto se castani. A causa dell’elevato fuoco digestivo e dell’abuso di spezie i capelli tendono ad ingrigirsi precocemente ed in alcuni casi possono avere un cattivo odore o forfora.
Le persone pitta potrebbero usare il Neem che ha delle potenti caratteristiche detossinanti e purificanti. Di Neem trovate un po’ di tutto in commercio. Io vi consiglio di prendere la polvere e dell’olio di girasole e comporre la vostra bella mascherina. La polvere fra l’altro puo’ essere usata anche contro l’acne.
Kesha (i capelli): come curarli con l’ayurveda. KAPHA.
L’unico vero problema di kapha in questo caso e’ che i capelli di norma risultano molto grassi, ma se tenuti con accortezza sono soffici e sani.
Quindi, lavateli con frequenza ed utilizzate del neem o del fieno greco.
Su kapha si possono anche non utilizzare oli, quindi, basterebbe semplicemente sfregare sulla cute un po’ di neem o fieno greco in polvere per pochi minuti e procedere al lavaggio.
Bene…penso di aver terminato…se avete domande scrivetemi!!! Io vi leggo con molto piacere!!!!!
Namaskar!?
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