Dal terrore della capriola a shirshasana….quale evoluzione c’e’ stata?
Vi racconto una storia?…..diciamo che per tutte le elementari ho evitato il momento capriola come la peste!?
DETESTAVO FARE LE CAPRIOLE!!! Ad ogni fine lezione di ginnastica, invece, avveniva proprio questo: si preparavano i materassini e via al “divertimento”!!!!
Mi ricordo di un giorno a casa in cui ho preso lo slancio, come facevano tutti i miei compagni di classe, e mi sono CAPOVOLTA SUL LETTO.
Capovolta non e’ la parola esatta…..perche’ in verita’ mi sono data una gran ginocchiata sul naso con relativo zampillo copioso di sangue! ? Da quel momento ho dichiarato guerra alle capriole e tutte le sue varianti!

Dalla capriola a shirshasana…cosa e’ cambiato?
Dalla capriola a shirshasana….riavvicinamento lento.
Poi ho iniziato a pattinare sul ghiaccio e per anni ho dovuto saltare e fare evoluzioni di ogni genere e tipo. Pensavo di aver sconfitto in qualche modo la mia paura. Fino al giorno in cui la mia maestra ebbe la grandissima idea di sollevarmi con una specie di argano a mano per farmi saltare….e anche in quella occasione ho detto NO. Fu un grandissimo affronto per la mia tanto “amata” maestra, tanto che divenni quasi la negletta del gruppo.?
Ma che problema avevo?!
Il problema miei carissimi lettori (scusate me la tiro un po’ ?) era il CONTROLLO.
La capriola, farmi “arganare” dalla maestra, andare a testa in giu’, fidarsi delle persone….hanno solo il significato di: perdere il controllo di se’, ma anche cambiare punto di vista, avere fiducia in un’altra persona.
Da bravo toro ascendente vergine non ne volevo proprio sapere di lasciarmi trasportare senza sapere dove sarei poi arrivata, di cedere il controllo della situazione ad un’altra persona.

Dalla capriola a shirshasana…cosa e’ cambiato?
Dalla capriola a shirshasana…lo yoga.
Scusate….dimenticavo di spiegarvi che shirshasana significa proprio posizione sulla testa o posizione capovolta.
Quindi, come potete immaginare dal sottotitoletto, qualcosa deve essere cambiato negli anni…per fortuna!?
Come vi avevo detto qui io e lo yoga ci siamo conosciuti tempo fa….e per molto tempo ci siamo presi e mollati. ?
Fino a che per una serie di problemi fisici ho ricominciato a praticare piu’ regolarmente e l’anno scorso ho iniziato la mia scuola di yoga per insegnanti.
Vorrei anche dirvi che a causa di un incidente e anni di sport la mia colonna ha ben tre protrusioni all’attivo…quindi, c’e’ speranza per tutti!

Dalla capriola a shirshasana…cosa e’ cambiato?
Dalla capriola a shirshasana…..l’evoluzione.
Quindi, da bambina timorosa mi ritrovo oggi quarantenne “acrobatica”. Ebbene si! Chi lo avrebbe mai detto!?
Vi racconto il momento in cui ho finalmente sollevato le gambe verso il cielo….
Una mattina, stanca e con gli occhi gonfi, dopo la mia solita pratica mi sono accostata al muro (giusto per avere un appoggio in caso di caduta ?), mi sono fatta coraggio e ho dato un’intenzione a quella posizione. Il cosiddetto Sankalpa che si usa di solito in yoga Nidra, ma che potete utilizzare anche quotidianamente e silenziosamente nelle vostre pratiche di tutti i giorni.
Il Sankalpa non e’ un desiderio soltanto, ma un’intenzione positiva di cambiamento della vostra vita.
Mi sono preparata nella posizione: testa fra le mani, gomiti stretti, respiro e piano piano ho portato i piedi verso l’alto. Prima verso le natiche, poi le ginocchia ed infine i piedi.
Mentre sono in procinto di alzare i piedi e per la prima volta sento il mio baricentro, un piede tocca il muro.
NON ERA MAI SUCCESSO!
Avevo sempre mantenuto il controllo e non mi ero mai appoggiata al muro. Il timore di farmi male era sempre stato piu’ potente persino dalla mia logica.
La mia paura mi aveva tenuto lontano dall’appoggio, riuscendo persino a mutare la percezione dello spazio! Invece, ero a soli due centimetri dal muro!!!!!!!!!
Beata consapevolezza!!!!!! Per fortuna arriva….anche per caso!?
Dalla capriola a shirshasana….significati palesi e non.
I benefici delle posizioni invertite sono tantissimi: favorire il ritorno venoso e linfatico, sviluppare la capacità di sostenere grandi sforzi senza affaticarsi, facilitare il processo di ascesa verso l’alto delle energie dei chakra inferiori del corpo, preparare il corpo per l’ascesa di Kundalini, rallentamento del processo di invecchiamento….e leggendo una rivista di yoga ho appreso che fanno miracoli anche contro la cellulite. ?
Il focus delle posizioni invertite, pero’, non e’ meramente fisico!
Il fatto di mettersi a testa in giu’ comporta un cambiamento di PUNTO DI VISTA! Noi siamo abituati a guardare le cose sempre in un verso, ma perdiamo molto spesso la tridimensionalita’. La capacita’ di vedere oltre ai nostri schemi!!!!! Ognuno di noi ne produce a bizzeffe, senza neppure rendersene conto…e poi basta appoggiare un piede ad un muro e ti rendi conto di quanto sei stato offuscato e di quanto fosse vicina la soluzione!
Quante volte avete rinunciato a fare la tal cosa, perche’ avevate paura di non riuscire?!
Ora pensate l’esatto contrario: VOI SIETE IN GRADO DI FARCELA! La realta’ che consegue al nuovo schema potete immaginarla e crearla.
In conclusione…….
OGNUNO DI NOI PUO’ CAMBIARE I PROPRI PUNTI DI VISTA ED I PROPRI SCHEMI…FATENE IL VOSTRO SANKALPA!
Namaskar!
Pamela Golin
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